Cosa sono le Ico e come guadagnarci sopra


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Un mercato che da circa un anno ha avuto un notevole espansione è quello delle ICO (Initial Coin Offering). Aziende e startup hanno scoperto in esso un modo alternativo, poco costoso e veloce per raccogliere fondi. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Nonostante la sua apparente semplicità, dovuta soprattutto al fatto che si tratta di un mercato non regolamentato, si è subito diffusa la difficoltà di discernere tra quelle che sono affidabili e quelle che invece sono vere e proprie mezze truffe.

Per approfondire meglio la questione, bisogna innanzi tutto dire che la Ico non è altro che la fase di lancio di una nuova cryptovaluta. Essa viene offerta ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello che potrebbe avere all’esordio ufficiale negli scambi.

La Consob, istituto di controllo della Borsa, impone una serie di criteri che un’azienda intenzionata di lanciare una Ipo deve necessariamente rispettare. Siccome per le Ico non sono previste regole in merito, si spiega il perché il loro lancio è diventato così popolare. Quindi, per startup di criptovalute e di blockchain raccogliere fondi diventato molto facile. Purtroppo, insieme al business, aumentano anche le truffe.

Una similitudine con le famose dot.com, che esplosero sul finire del secolo scorso. I titoli legati ad Internet si diffusero un tutto le borse e per le aziende fare tanti soldi divenne semplicissimo: bastava soltanto che una di esse comunicasse il business tecnologico legato al Web. Tiscali, Gandalf, Finmatica e Freedomland furono fra le più celeberrime ad utilizzare questo metodo. Di queste, soltanto Tiscali esiste ancora, le altre sono fallite pochi anni dopo dalla loro entrate in Borsa. Purtroppo, i risparmiatori persero un numero considerevole di soldi.

Per investire nelle Ico, esistono due metodologie: buy & hold, ossia comprare e tenere, e fare trading. Nel primo caso, si può puntare su aziende che potrebbero aumentare il loro business nel tempo e che potrebbero garantire un ottimo margine di profitto; nel secondo caso, si può entrare ed uscire da una Ico in modo rapido, prima sfruttando il prezzo di acquisto notevolmente basso, per poi capitalizzare con il probabile aumento del prezzo nel tempo. I profitti potrebbero non essere così stratosferici.

Nel caso si opti per il buy & hold, bisogna prima accertarsi sulla fattibilità. Come? Studiando l’azienda che lancia l’Ico attraverso l’analisi del suo business plane. Naturalmente, questa fase richiede conoscenza e competenza. Optare invece per una strategia di trading equivale a giocare al Lotto o acquistare un Gratta & Vinci; in pratica, è come scommettere. Una strategia ideale è puntare su una Ico che offre uno sconto considerevole, di solito del 50% o più, sperando poi che il prezzo cresca col tempo.


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