Conti di risparmio vs certificati di deposito: perché i primi sono più popolari


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Man mano che i tassi di interesse aumentano e le banche iniziano lentamente ad offrire rendimenti migliori, su cosa si orienteranno i consumatori? Verso i certificati di deposito (CD) o i conti di risparmio?

Per ottenere la migliore tariffa sui certificati di deposito, i risparmiatori dovrebbero acquistarne uno a 60 mesi. Ma poiché ci si aspetta che i tassi aumentino, investire i soldi in un certificato di deposito di 5 anni, anche con un rendimento del 3%, probabilmente non è una buona strategia. Diverse banche, in particolare quelle con tassi competitivi, dicono che i loro conti di risparmio sono più popolari rispetto ai certificati a 12 mesi, anche quando questi hanno un tasso migliore.

Molti consumatori apprezzano la liquidità e alcuni dati suggeriscono che clienti di banche e istituti preferiscono prelevare denaro da un conto in qualsiasi momento piuttosto che guadagnare punti base extra.

L’attuale preferenza per la liquidità fornita dai normali conti di risparmio non significa però che i certificati di deposito rischiano di andare fuori mercato. Ad un certo punto, il mercato raggiungerà probabilmente un punto di flessione in cui i risparmiatori penseranno che i tassi offerti sui certificati di deposito giustificherebbero la liquidità limitata.

L’aspettativa è che man mano che i tassi continueranno a salire, anche i prodotti sui certificati di deposito che non sono stati così utilizzati negli ultimi anni torneranno a essere favorevoli (CD a breve termine) in un futuro non troppo lontano. Tuttavia, potrebbe essere necessario un cambiamento radicale, come un margine sostanzialmente più ampio tra i rendimenti dei CD e dei conti di risparmio, affinché i consumatori mostrino una preferenza per i CD.

Se l’inflazione crescesse più in alto, potrebbe creare un maggiore differenziale di rendimento tra conti liquidi e CD, ma tutto ciò non costituirebbe uno scenario vincente per i risparmiatori perché l’inflazione è il loro peggior nemico.

I consumatori divisi tra la scelta di un CD o un nuovo conto di risparmio dovrebbero guardare oltre i tassi di interesse. Utilizzare quindi una calcolatrice per capire quanto interesse si potrebbe guadagnare con entrambe le opzioni e considerare anche la tempistica nell’utilizzo dei soldi che il risparmiatore sta mettendo da parte.

Chiunque poi vorrebbe avere accesso ai propri soldi in qualsiasi momento, probabilmente orientarsi verso i certificati di deposito è l’opzione sbagliata; invece i conti di risparmio sono la soluzione ideale. D’altra parte, se il tempo è dalla parte del consumatore, il quale vuole mettere i propri soldi in un mezzo che offra un tasso di rendimento garantito, affidarsi ai CD potrebbe essere utile.


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