Cosa sono i Certificates?


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Utilizzati da chi fa trading o investimenti, i Certificates sono strumenti finanziari che si sono affermati in Italia all’inizio del 2000, dopo che si erano affermati in Germania tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Per quali motivi i Cerificates sono molto popolari tra trader, investitori e consulenti finanziari? Vediamoli.

Cosa sono i Certificates?

I Cerificates, o Certificati, sono strumenti derivati cartolarizzati e vengono emessi dalle banche di investimento per offrire agli investitori mezzi flessibili per affrontare il variegato mondo dei mercati finanziari. Sono stati studiati per offrire all’investitore indubbi benefici: protezione dai ribassi dell’attività finanziaria sottostante, ottimizzazione dei rendimenti e flusso cedolare periodico.

Dove si possono negoziare i Certificates?

In gran parte sul SeDeX (segmento di Borsa Italiana dedicato al mercato dei Securities Derivatives) o sul Cert-X di EuroTLX. Nonostante siano negoziati all’interno dei mercati regolamentati, in caso di default sono soggetti al rischio dell’emittente poiché la loro tipologia è molto simile alle obbligazioni senior non garantite.

I Certificates in ambito fiscale

Dal punto di vista fiscale, i Certificates sono molto efficiente. Diversamente da ETF e fondi, generano sempre “Redditi diversi” in caso di plusvalenze o minusvalenze. Ciò perché gli importi che vengono pagati sono subordinati a determinate condizioni o eventi.

L’aliquota applicata alle plusvalenze è del 26%, i quali hanno una caratteristica interessante: possono essere utilizzati per compensare eventuali perdite collegati ad altri strumenti finanziari, come minusvalenze su fondi ed ETF.

Categorie di Certificates

La flessibilità dei Certificates offre la possibilità di scegliere se proteggere il capitale, guadagnare dal ribasso del sottostante oppure ottenere minimi rendimenti in caso si verificano specifiche condizioni.

Due sono le grandi categorie dei Certificates:

  • Leverage Certificates (a leva). Adatti particolarmente alle operazioni di trading puro, offrono la possibilità di speculare col portafoglio, tipo coi Mini-future Certificate Short.
  • Investment Certificates (di investimento). Particolarmente adatti agli investimenti a medio o lungo termine, hanno una struttura opzionale sottostante più complicata.

Prima di iniziare

Siccome i Certificates hanno un valore intimamente connesse ad un’altra attività finanziaria, è importante conoscere in modo approfondito lo strumento specifico, che sia un’obbligazione, un’azione o una valuta.

Prima di acquistarne qualcuno, bisogna conoscere alcuni termini importanti, ossia:

  • Strike price: valore iniziale di un’attività finanziaria sottostante. Non è altro che il prezzo della prima data di valutazione iniziale.
  • Multiplo: rapporto tra valore nominale del certificato e valore iniziale dell’attività sottostante.
  • Emittente: l’istituzione preposta a distribuire i Certificates, che di solito è la divisione di Investment Banking di una grande banca d’affari.
  • Valuta: la divisa con cui il certificato viene emesso e quotato.
  • Valore nominale: stabilito dall’emittente, è il prezzo del certificato all’atto della sua creazione. Solitamente, il valore nominale è pari a 100 euro.
  • Prezzo di emissione: è il prezzo del certificato in fase di collocamento. Può essere uguale o inferiore al valore nominale.

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